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La Tenuta Buon Tempo si estende per 28 ettari di cui 14 vitati. Sin dal suo avvento la nuova proprietà ha creduto fortemente in un’agricoltura sostenibile ed attenta a preservare i nostri preziosi suoli e l’ambiente circostante, oltre alla salute dei
La Tenuta Buon Tempo si estende per 28 ettari di cui 14 vitati. Sin dal suo avvento la nuova proprietà ha creduto fortemente in un’agricoltura sostenibile ed attenta a preservare i nostri preziosi suoli e l’ambiente circostante, oltre alla salute dei lavoratori, dei consumatori e dei visitatori. Per questo dopo alcuni anni di test seguendo i dettami dell’agricoltura biologica, con ottimi risultati anche dal punto di vista della qualità delle uve, è stato iniziato nel 2018 il processo di certificazione del 100% dei vigneti ed oliveti a regime biologico. I vigneti sono perlopiù situati tutti intorno alla villa e alla moderna cantina ad un’ altitudine media di 350 m/slm, con esposizione sud-est, tranne che per un appezzamento di 2 ha nel versante nord sulla collina di Montosoli acquisito nel 2018 per produrre un secondo cru di Brunello da una sottozona tradizionalmente di altissimo livello. La composizione principale dei terreni è galestrosa-arenaria con una ricca presenza di scheletro ed una grande variabilità anche nel corto raggio a Castelnuovo ed invece principalmente argillosa e povera di scheletro a Montosoli. L’unico vitigno presente è il Sangiovese Grosso, in quanto massima espressione della tipicità di Montalcino ed unico ammesso nei suoi vini più prestigiosi, il Rosso e il Brunello, che rappresentano la totalità della produzione aziendale.
La cantina della Tenuta Buon Tempo coniuga le più moderne tecnologie di vinificazione, incluso un sistema di selezione uve e diraspatura senza contatto meccanico, con una tradizionale struttura totalmente interrata. Ciò consente un ottimale controllo della temperatura ambientale, un importante risparmio energetico e un ridotto impatto ambientale, oltre a questo il fornitore di energia elettrica è certificato per produrre al 100% da fonti rinnovabili. A dispetto dell’equipaggiamento avanzato rimane comunque fedele alla filosofia di intervenire il meno possibile in cantina e lavorare per avere a disposizione la migliore materia prima che ogni anno la natura consegna, cioè uve sane e perfettamente mature. Nell’imponente bottaia sono sistemate le grandi botti tradizionali in rovere di Slavonia invecchiato almeno quattro anni e assemblato da esperti artigiani altoatesini, oltre ad una piccola parte di tonneaux di rovere francese usati, per invecchiare il vino in materia rispettosa e non coprire le caratteristiche uniche del nostro terroir con i sentori di legno. Una volta terminati tre anni di invecchiamento per i Brunelli e uno per il Rosso i vini vengono imbottigliati senza chiarifica ne filtrazione e fatti riposare a lungo in bottiglia prima di essere immessi sul mercato.